
Cara Giulietta,
non ti chiederò se la tua storia che nel tempo ha consacrato Verona come città dell’amore sia verità o leggenda. A me basta la magia, la forza e il potere che la tua storia ha nel tenere vivo l’amore. Da secoli ti dimostri una brava ascoltatrice, attenta alle pene del cuore, l’amica che non manca mai e forse l’ultima speranza per coloro che non hanno nessun altro con cui condividere i sogni o confidare i loro segreti. Cara amica, anche quest’anno nel giorno di San Valentino certo sentirai dirti “c’è posta per Giulietta!”
La tua città respira (e sospira) l’amore.
Tanti cercano proprio la tua accoglienza per sfogarsi. Ti raccontano la loro sofferenza cercando una parola di conforto, chiedono un suggerimento su come esprimere il proprio amore (si, cara Giulietta, sono tanti i Romeo che non sanno parlare d’amore). Ci sono anche coloro i quali vogliono un tuo consiglio su come trovare il loro Romeo o la loro Giulietta oppure quelli che desiderano solo raccontarti la propria storia o un vissuto momento di felicità. La verità è che presto o tardi quella cosa capita a tutti, ci si innamora, anche se per Matteo, Francesco, Antonio o Romeo, la domanda rimane la stessa che hai fatto tu “Oh Romeo, Romeo... perché sei tu, Romeo?”
La posta per Giulietta ormai è una tradizione
Finché ci saranno domande, ci saranno anche i “segretari di Giulietta” a dare risposte. Domande certo non mancheranno per la squadra di volontari che si occupa di raccogliere la posta per Giulietta e rispondere ad ogni lettera, anche a quelle inviate col solo indirizzo “Giulietta, Verona”. Si, la magia c’è, le lettere per Giulietta sono circa 50.000 ogni anno ed arrivano da ogni parte del mondo, scritte dai più svariati mittenti, dall’adolescente che vive il primo amore come dall’imprenditore innamorato.
La tradizione di queste lettere risale al 1937 quando il “primo segretario di Giulietta” Ettore Solimani, guardiano della tomba di Giulietta, commosso dal contenuto delle lettere lasciate dai turisti, ha iniziato a raccoglierle ed a rispondere ad esse. Per 20 anni ha portato avanti questo compito da solo soltanto per il piacere di farlo. Ettore ebbe sempre una parola di consolazione da offrire e firmò ogni lettera “la tua Giulietta”, fino al 1957, quando è stato costretto ad andarsene in pensione. Dopo lui, l’incarico rimase a dei volontari abitanti di Verona, finché nel 1972 Giulio Tamassia, assieme ad un gruppo di amici, ebbe l’idea di creare il Club di Giulietta, un’ associazione culturale senza fine di lucro il cui unico scopo è quello di mantenere viva la storia dei due amanti veronesi, diffondendo nel mondo il loro amore.
Il Club di Giulietta sostiene giornalmente ed in ogni modo questo compito e quando la storia raccontata dovesse richiedere maggior cura e attenzione non esita a cercare aiuto anche con il supporto di uno psicologo locale oppure d’istituzioni in grado di renderlo maggiormente concreto e significativo. Oltre a curare la posta per Giulietta, il club organizza nella settimana di San Valentino il premio “Cara Giulietta” che giunge la 30a edizione e prevede la scelta delle più belle lettere scritte nell’anno precedente. Il club poi gestisce il premio letterario internazionale “Scrivere per amore” durante il quale viene scelto il miglior libro d’amore pubblicato in Italia e a settembre festeggia il “Compleanno di Giulietta” nelle piazze di Verona. Lo slogan quest’anno (2022) è “Verona in Love – Se ami qualcuno portalo a Verona”. Noi ci riuniamo al ritornello “Love. (all we need is)”.


L’identificazione della nobile famiglia Cappello con i Capuleti ha dato origine alla convinzione che la casa qui sopra sia quella di Giulietta. Appena passato il portico d’entrata se vede il balcone degli innamorati. A pochi passi della casa di Giulietta se trova la casa di Romeo.
Verona - città di Romeo e Giulietta
Nel giorno di San Valentino l’amore ci aspetta a Verona, città di Romeo e Giulietta. Dieci anni fa mi trovai per caso coinvolta in questo appuntamento e devo dire che l’aria che si respira nella città a San Valentino è diversa. Si può sentire la magia lungo via Cappello dove si trova la casa di Giulietta e tra le sue mura dove gli attori ridanno vita ai due amanti rievocando la mitica scena del balcone. A Verona c’è molto da vedere. Dopo aver attraversato le porte della cinta muraria medievale ci si trova di fronte all’Arena, anfiteatro romano che oggi ospita diversificati eventi culturali. Seguendo l’itinerario romantico si giunge alla piazza delle Erbe, alla casa di Giulietta e, dopo pochi passi, alla casa di Romeo. È possibile fare anche una visita alla tomba di Giulietta ospitata presso il Museo degli Affreschi.

In città c’è chi dice che la casa di Giulietta appartenesse alla famiglia Cappelletti, che probabilmente divenne Capuleti nella leggenda shakespeariana, così come quella di Romeo Montecchi era la dimora della famiglia Monticoli. Nessuno lo sa per certo. L’esistenza degli amanti veronesi racchiude un mistero. Alcuni sostengono che Montecchi e Capuleti siano esistiti, altri che la tragedia romantica di Shakespeare, pubblicata originalmente nel 1596, sia solo frutto di fantasia. Tocca a noi mantenere viva la loro storia e a credere nell’amore vero. Tocca a noi tenere vivo il nostro cuore ovunque ci dovessimo trovare nel mondo anche se le parole pronunciate da Romeo e rimaste impresse su di una targa posta accanto ad un piccolo busto di Shakespeare all’ingresso della città, recitano: “Non esiste mondo fuor delle mura di Verona”, come a dirci: l’amore abita qui.




Agli amanti del cinema ci sono due film da non perdere oppure da rivedere: Romeo e Giulietta, di Franco Zeffirelli, e Lettere a Giulietta, di Gary Winick.
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